Una palazzina unifamiliare con giardino, costruita negli anni '30, nella parte più esclusiva della precollina torinese, a fianco della Gran Madre, è stata interamente ristrutturata.
L'intervento, con il recupero del sottotetto, ha messo in risalto gli intenti simbolici della costruzione, in cui al fascione in bassorilievo di foglie di quercia, segno di stabilità e solidità della struttura, si sovrappongono le rose della greca al primo piano a indicare la grazia armoniosa dell'abitazione.
L'attenzione del recupero dei locali interni si è concentrata nel restituire agli ambienti gli elementi di pregio originari: piastrelle policrome in graniglia, scalone in marmo, balaustra fitoforme in ferro battuto e palchetti in larice.
Realizzazione: Costruzioni Carando s.a.s.
Progettazione: Arch. Roberta Prato